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INTERVISTA ALLA POETESSA CLAUDIA VIGNALI: DOLORE, AMORE E SPERANZA


Il titolo della tua raccolta, *Necrosi*, evoca immagini di decadenza. Qual è stato il processo che ti ha portato a scegliere questo termine come metafora centrale?

Il processo è stato molto semplice e naturale, è nato in un periodo di grande sconforto. Dopo diverse situazioni sentimentali che mi hanno logorato ho sentito il mio cuore stringersi in una morsa; sapeva di cercare qualcosa che non era in grado di trovare, come se ormai si fosse spento. 

Le tue poesie esplorano spesso il tema dell’amore, non solo come fonte di gioia, ma anche di sofferenza. Come descriveresti la tua visione dell’amore e in che modo essa si riflette nei tuoi versi?

Si esprime soprattutto come sofferenza, oserei dire; quando arriva la gioia, infatti, è perchè la si vede negli occhi altrui. Nei miei versi è descritta come intenso desiderio e bisogno ma senza appagamento, quindi subentra l’abbandono a se stessi e di se stessi.

La tua scrittura è caratterizzata da uno stile diretto e privo di artifici. Come riesci a bilanciare semplicità e profondità nelle tue poesie?

Credo che sia dovuto al fatto che i miei versi in realtà sono un mio sfogo; ho la necessità di scaricare le emozioni che altrimenti sarebbero represse dentro di me e mi divorerebbero.

In *Necrosi*, ci sono forti contrasti tra vita e morte, bellezza e decadenza. Quanto è importante per te il concetto di dualità nell’espressione poetica?

Penso che sia fondamentale, alla fine, a guardar bene, tutto implica una dualità.

Nei tuoi versi affronti grandi interrogativi esistenziali come la morte, il tempo e la precarietà della vita. In che modo queste riflessioni hanno influenzato la tua scrittura?

Le riflessioni su queste tematiche sono lo specchio della mia parte interiore; sono i principali pensieri che invadono la mia mente, quindi non possono che essere anche al centro della mia espressione.

Spesso parli di “fratture interiori” e di sofferenza emotiva. La poesia per te è un modo di elaborare queste ferite personali, o ti vedi più come un’osservatrice della condizione umana in generale?

Direi che è un’elaborazione personale, poi magari non sono la sola a ritrovarmi nelle parole che metto nero su bianco, ma non c’è un’intenzionalità di assolutismo. Purtroppo ho tante fratture, pochi cerotti e poche persone con cui parlarne.

C’è un particolare poeta o corrente letteraria che ha influenzato il tuo modo di scrivere, o ritieni che il tuo stile si sia sviluppato in modo indipendente?

C’è una buona parte di sviluppo indipendente, ma credo che inconsciamente mi abbiano influenzato molto Sylvia Plath, Anne Sexton e Edgar Lee Masters.

I tuoi versi si distinguono per la capacità di trasmettere una speranza nascosta anche in mezzo alla sofferenza. Qual è il ruolo della speranza nella tua poetica?

Io posso sembrare una persona molto cinica, ma purtroppo la verità è che c’è sempre un lumicino di speranza nascosto che, per quanto piccolo, urla “provaci ancora una volta”. Dovrei smettere di ascoltarlo…

Il linguaggio che utilizzi è accessibile, ma carico di significato. Come scegli le parole per le tue poesie? Qual è il processo creativo che segui nella stesura di un componimento?

Tendenzialmente inizio di getto, per mettere il focus sull’immagine, ciò che voglio evocare, poi faccio una “revisione”. Mi piace utilizzare termini molto schietti e che a volte evocano immagini un po’ sgradevoli perché permettono di penetrare nei concetti e assorbire le sensazioni.

Guardando al futuro, quali tematiche o emozioni ti piacerebbe esplorare di più nelle tue opere successive? Hai in mente un’evoluzione stilistica o tematica?

Al momento oltre “Necrosi” ho autopubblica un altro libro dal titolo “24/04/23” che ha un approccio molto simile ma con tematiche ancor più personali e vivide. Per il futuro ho già in mente una nuova raccolta che sarà più monotematica e probabilmente dedicata a pochi, ma tratterà di una realtà che ho vissuto e che si dovrebbe conoscere di più.

Dove è possibile seguire sul web e sui social la tua carriera di poetessa e scrittrice?

Attraverso il mio profilo IG:

https://www.instagram.com/stories/cla_cpv

Dove è possibile acquistare “Necrosi”?

È possibile acquistarlo tramite Amazon

Necrosi: https://amzn.eu/d/goPIUaJ

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