domenica, Ottobre 13, 2024
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AMORE? NE PARLIAMO CON SENA SCRITTORE SIMBOLO DEL ROMANTICISMO


Qual è stata la tua fonte d’ispirazione principale per la stesura di questo nuovo lavoro letterario?

Il mio lavoro è ispirato a una storia realmente accaduta e vissuta dal sottoscritto in maniera molto intensa. La protagonista, musa ispiratrice, è una donna molto affascinante che ho amato e con cui ho trascorso un periodo bello della mia vita

Come hai sviluppato l’idea attraverso la quale racconti l’amore?

Sono solito esprimere i miei sentimenti attraverso i miei versi e l’amore è il sentimento cardine di ogni mio scritto perché fa parte in maniera costante della mia vita quotidiana. L’amore è dappertutto e lo si esprime in ogni forma possibile. Pensi, la mia prima raccolta di poesie è intitolata “Le varie tracce dell’amore” …e quindi, visto il successo di questa mia prima raccolta, ho deciso di continuare sulla strada dell’amore, questa volta però raccontando una storia che mi ha provocato forti emozioni.

Qual è il ruolo della tua terra e del suo contesto culturale nella tua scrittura?

Per la verità, il contesto in cui sono nato e cresciuto non ha rappresentato una costante importante nella mia formazione letteraria, a differenza di altri luoghi, come Venezia e Firenze, luoghi molto importanti per la mia formazione culturale e sentimentale. Pensi che, eccetto per la storia di questo mio ultimo libro, Venezia rimane la città dove ho maggiormente amato e vissuto storie importanti. Firenze invece è la terra dei miei studi storici e artistici; in riva all’Arno ho imparato il gusto di emozionarmi davanti ad un’opera d’arte.

Come integri la storia contemporanea e la letteratura classica nel contesto della tua arte?

Sono un appassionato di storia ed i miei studi letterari mi hanno permesso di approfondire tutti i poeti che nel corso dei secoli hanno parlato d’amore e tutti, hanno il comune denominatore di aver amato con intensità, esprimendo poi lo stesso concetto fondamentale: quello di far parlare il cuore, attraverso la descrizione dei propri stati d’animo e dei propri sentimenti. Ognuno ha avuto una musa a cui dedicare i canti della propria anima. Il filo conduttore è questo: cambiano le epoche, le mode, gli stili letterari, ma il linguaggio universale dell’amore ha mantenuto intatta la propria scrittura; ha mantenuto scalfite nell’eternità le stesse regole…che non muteranno mai.

Qual è il legame tra la tua conoscenza del mondo di Giacomo Casanova e la tua visione dell’amore?

Sono un Casanovista stakanovista e la mia biblioteca è fornita di quasi tutti i testi che riguardano il famoso veneziano. Questa premessa è d’obbligo perché posso senza dubbio affermare, senza sorta di smentita che, Casanova, a differenza delle credenze impopolari, è sempre stato innamorato delle donne che ha conquistato e quindi, per ognuna di esse, ha sempre avuto dolci ricordi rimanendo in contatto anche quando la storia d’amore era giunta a conclusione (in alcuni casi, per la verità, ha aiutato anche economicamente o a trovar marito le sue ex fidanzate, proprio perché era realmente legato a loro; non era solo un fatto fisico). Inoltre, Casanova ha pianto per amore e, pertanto, vuol dire che ha conosciuto questo sentimento nobile. Ho pianto anche io per amore e soprattutto, sono sempre rimasto legato da un rapporto di amicizia e affetto alle donne con cui ho vissuto una storia d’amore.

Come scegli i temi e i toni che guidano il ritmo emotivo del tuo lavoro?

Quando scrivo una storia d’amore non ho schemi o riti particolari e, come ogni poeta anticonformista, non ho regole da seguire. Metto la penna sul foglio e la mia mano si fa guidare dal cuore. Le confesso che, quando ho scritto questa mia ultima storia, ho chiuso quasi gli occhi per poter vedere meglio le scene che ho vissuto e che mi sono passate davanti agli occhi in un solo istante, tutte insieme. Questa storia l’ho scritta in una sola settimana. Un anno di emozioni, raccontato in una sola settimana.

Qual è il tuo processo creativo quando trasformi emozioni personali in arte e parole?

Quando creo ho un rito: mi isolo dal mondo, circondato dai quadri ed i cimeli storici delle mie collezioni, che custodisco gelosamente nel mio studio, che è una sorta di pensatoio. Scrivo della bellezza, circondato da bellezze.

Come bilanci tra la condivisione delle tue esperienze personali e la creazione di una storia universale sull’amore?

Non credo si possa bilanciare le esperienze vissute con una storia universale in quanto credo che l’amore sia un sentimento unico ma dalle mille sfaccettature. Diciamo che ha un solo linguaggio che viene però parlato in lingue diverse. Il messaggio è unico, l’applicazione dello stesso, invece no; ed aggiungerei per fortuna anche, altrimenti sarebbe tutto monotono. Si immagini storie d’amore vissute con gli stessi comuni denominatori, dagli stessi tipi di personaggi…una noia mortale.

Qual è stata la sfida più grande nel trasformare le emozioni in parole e immagini ?

Le sfida più grande ed impegnativa  è stata quella di descrivere fatti, luoghi e protagonisti preservando la privacy degli stessi. Inoltre, trascrivere le emozioni ed il loro reale significato è stato a volte arduo perché, per alcune situazioni vissute, per alcuni sentimenti provati, non sempre si riesce a trovare il giusto stile linguistico che ne spieghi appieno il significato di ciò che si è provato.

Come ti sei avvicinato alla creazione di un’opera che risuona con autenticità e verità per i lettori? 

Ho deciso di scrivere questa storia dopo i primi momenti belli vissuti e quindi nei mesi iniziali della stessa, proprio perché ero veramente innamorato della protagonista e mi sembrava naturale e giusto mettere per iscritto i sentimenti che stavo provando. Volevo rendere quei momenti immortali e a disposizioni degli innamorati futuri che, forse, facendo tesoro dei miei stati d’animo, avrebbero potuto evitare errori nelle loro storie d’amore. Questo mi ha spinto a scrivere di questa fantastica avventura, vissuta senza risparmio.

In che modo credi che la tua conoscenza della storia e della cultura influenzi la tua visione dell’amore?

Le dico solo che sono un fervente Dantista; che leggo Boccaccio e Petrarca, di cui posseggo ogni copia dei loro capolavori. Ho ammirato anche la visione romantica dell’amore di Byron. Ho riletto “Le stanze per la giostra del Poliziano”, sotto i cui amabili versi si nasconde il racconto della storia d’amore più bella di tutto il rinascimento fiorentino. Inoltre, ho riletto i discorsi di Ovidio sull’amore. Mi dica lei, leggendo delle varie Beatrice, Fiammetta, Laura; rileggendo il Poliziano quando elogia i teneri sguardi d’amore tra Giuliano de’Medici e Simonetta Cattaneo, come non avrei potuto essere influenzato dal sentimento primordiale e universale dell’amore?…

Qual è il messaggio principale che desideri trasmettere ai lettori attraverso “Di un segreto amore e delle relative pene”?

Il messaggio universale che desidero trasmettere è quello di perseverare sempre ad alimentare la fiammella dell’amore, soprattutto quando i momenti sono negativi e bui, bisogna insistere affinchè tale fiammella resista ad ogni vento e tempesta. Solo amando si raggiunge la serenità e la felicità. In ogni storia d’amore, bisogna essere oceano; e mai ultima spiaggia.

Dove è possibile seguire il tuo lavoro letterario?

Il mio lavoro lo si può seguire sui miei canali social, dove parlo non solo di scrittura e letteratura, ma anche di arte, cultura attualità. Basta cliccare Antonio Sena Meccariello e si entra nel mio mondo. Per quanto riguarda la promozione del mio libro, presto organizzerò delle presentazioni sia de visu che attraverso la radio e la tv.

Dove è possibile acquistare il tuo nuovo libro “Di un segreto amore e delle relative pene”?

Il libro lo si può prenotare in ogni libreria e su tutti i maggiori bookstore. Per velocizzare consiglio i bookstore perché in due tre giorni vi arriva direttamente a casa. Del resto, nell’era della digitalizzazione, gli acquisti online sono quelli più celeri, purtroppo (dico purtroppo perché sarò uno dei pochi che ancora resistono al fascino di recarsi in una qualsiasi libreria)

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